Si è infatti certi che l’isola era precedentemente unita alla Penisola Sorrentina.
Tale certezza è consolidata dal ritrovamento di resti di scheletro di enormi mammiferi e di utensili della prima età della pietra. La provenienza del nome dell’isola non è ancora certa, infatti potrebbe derivare dai greci che la chiamavano Kaprèa. Oggetti di ceramica greca risalenti al X secolo a.C. sono tra quelli più antichi ritrovati che attestino la loro permanenza sull’isola. Intorno 29 a.C. risale invece il passaggio di Capri a proprietà imperiale ed il suo ruolo negli eventi storici dei decenni successivi. Scoperta ed abitata da Augusto è stata, successivamente, abituale dimora di Tiberio fino al 37 d.C
Villa Jovis In tutti questi anni Capri è stata oggetto di diverse costruzioni e soprattutto ville.
Si dice che ne furono erette almeno dodici e di alcune restano solo poche rovine o praticamente nulla. Importanti per i Greci ed i Romani, sono state anche le numerose grotte esistenti intorno all’isola, utilizzate quali luoghi per il culto delle divinità della natura. Il IX secolo segna oltre che il passaggio sotto il dominio di Amalfi dell’isola di Capri, anche il periodo delle invasioni saraceni in tutto il Golfo. Risale al 1535 una delle maggiori incursioni dell’epoca effettuata da Kheir–ed–Din che si impadroni della città di Capri e incendiò il Castello di Anacapri, che da qul momento prese il nome di Castello Barbarossa.
Verso il 1560 i viceré spagnoli di Napoli fecero costruire nuove torri a guardia e difesa dell’isola, ma fu Ferdonando IV di Borbone intorno al 1759 che fece formare un gruppo di cittadini armati e li mise nelle condizioni di difendersi dai pirati.
Nel 1806 Capri fu occupata dai francesi , ma subito dopo sbarcarono le truppe inglesi che stabilirono il quartiere generale e trasformarono l’isola nella “Piccola Gibilterra.”
Ma i francesi non rinunciarono all’isola e nell’ottobre del 1808 riconquistarono l’isola alla guida del generale Lamarque.
Dopo la caduta di Napoleone e la sconfitta e fucilazione di Murat, Ferdinando IV rientrò a Napoli
e con il nome di Ferdinando I governò il Regno delle due Sicilie.
Capri ricomincia ad essere frequentata soprattutto da pittori francesi e tedeschi dal 1820,
attirati dall’affascinante suggestivo panorama isolano.
Dopo la scoperta della Grotta Azzurra comincia ad aumentare l’afflusso turistico e dal 1860
ciò ne è agevolato anche dal collegamento marittimo con la terraferma a mezzo di piroscafi.
Durande la seconda guerra mondiale Capri è considerata una meta per i soldati ed ufficiali americani in licenza. Ma è dopo la fine della guerra che l’isola ha il rapido sviluppo sociale ed economico conseguente alla ripresa turistica.
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